La
performance "L'ultima cena" si terrà sabato 16 giugno
2012, ore 18.00, nel centro storico di Treviso, in concomitanza
dell'evento ARTERìE.
Informazioni
sull'evento: http://www.gentedimarca.com
Da
una proposta della galleria d'arte contemporanea SpazioBevacquaPanigai
L'ULTIMA CENA
L'artista
Enzo Comin indosserà uno dei principali segni di riconoscimento del
Cristo: la corona di spine. Per il resto sarà vestito con il suo
abbigliamento di tutti i giorni proprio perché l'azione non vuole
essere una rievocazione storica o una processione religiosa.L'azione
consisterà nel percorrere le vie e le piazze del centro di Treviso
per entrare in contatto con la gente comune. L'artista sarà seguito
da un accompagnatore che lo avvicinerà alle persone, invitando
queste a relazionarsi con lui.
Per
l'occasione, l'assistente sarà Ansel del collettivo Dirtmor.
"Non
è facile esprimere il senso di questa perfomance senza rischiare di
cadere nella banalità. Ho deciso di utilizzare e mettere in mostra
l'immagine di Cristo perché per me è simbolo di forza e di serenità
nella mia vita di tutti i giorni. E con la crisi di oggi, anche a
livello sociale, c'è bisogno del coraggio e dei valori che lui ha
mostrato.
L'arte,
che è riflesso della società, ha quasi del tutto abbandonato
l'iconografia del Cristo, ma anche chi è educato cristianamente ha
riguardi verso la rappresentazione del Sacro. Vi è un tabù che fa
si che le opere o le “performances” religiose vengano relegate
solo all'interno del perimetro fisico o nei momenti delle
celebrazioni sacre. Infatti, nel corso della performance non
interpretero' Cristo come se fosse un evento religioso, ma copiero'
il suo aspetto per indurre ad una reazione da parte di coloro che mi
incontreranno.
Il
mio intento è quello di rompere questo tabù e di utilizzare
serenamente la figura di Cristo e avvicinarlo alla gente.Con la mia
performance non voglio farmi portavoce del messaggio cristiano,
troppo grande per me, ma voglio che sia la gente a comunicarmi la sua
reazione. Ho fiducia in questa immagine e non ho timori ad usarla.
Con questa performance non voglio mancare di rispetto, ma comunicare
semplicemente che Cristo, da idolo, puo' essere visto anche solo come
esempio."
La
performance "L'ultima cena" si terrà sabato 16 giugno
2012, ore 18.00, nel centro storico di Treviso, in concomitanza
dell'evento ARTERìE.
Informazioni
sull'evento: http://www.gentedimarca.com
Da
una proposta della galleria d'arte contemporanea SpazioBevacquaPanigai
L'ULTIMA CENA
L'artista
Enzo Comin indosserà uno dei principali segni di riconoscimento del
Cristo: la corona di spine. Per il resto sarà vestito con il suo
abbigliamento di tutti i giorni proprio perché l'azione non vuole
essere una rievocazione storica o una processione religiosa.L'azione
consisterà nel percorrere le vie e le piazze del centro di Treviso
per entrare in contatto con la gente comune. L'artista sarà seguito
da un accompagnatore che lo avvicinerà alle persone, invitando
queste a relazionarsi con lui.
Per
l'occasione, l'assistente sarà Ansel del collettivo Dirtmor.
"Non
è facile esprimere il senso di questa perfomance senza rischiare di
cadere nella banalità. Ho deciso di utilizzare e mettere in mostra
l'immagine di Cristo perché per me è simbolo di forza e di serenità
nella mia vita di tutti i giorni. E con la crisi di oggi, anche a
livello sociale, c'è bisogno del coraggio e dei valori che lui ha
mostrato.
L'arte,
che è riflesso della società, ha quasi del tutto abbandonato
l'iconografia del Cristo, ma anche chi è educato cristianamente ha
riguardi verso la rappresentazione del Sacro. Vi è un tabù che fa
si che le opere o le “performances” religiose vengano relegate
solo all'interno del perimetro fisico o nei momenti delle
celebrazioni sacre. Infatti, nel corso della performance non
interpretero' Cristo come se fosse un evento religioso, ma copiero'
il suo aspetto per indurre ad una reazione da parte di coloro che mi
incontreranno.
Il
mio intento è quello di rompere questo tabù e di utilizzare
serenamente la figura di Cristo e avvicinarlo alla gente.Con la mia
performance non voglio farmi portavoce del messaggio cristiano,
troppo grande per me, ma voglio che sia la gente a comunicarmi la sua
reazione. Ho fiducia in questa immagine e non ho timori ad usarla.
Con questa performance non voglio mancare di rispetto, ma comunicare
semplicemente che Cristo, da idolo, puo' essere visto anche solo come
esempio."
La
performance "L'ultima cena" si terrà sabato 16 giugno
2012, ore 18.00, nel centro storico di Treviso, in concomitanza
dell'evento ARTERìE.
Informazioni
sull'evento: http://www.gentedimarca.com
Da
una proposta della galleria d'arte contemporanea SpazioBevacquaPanigai
L'ULTIMA CENA
L'artista
Enzo Comin indosserà uno dei principali segni di riconoscimento del
Cristo: la corona di spine. Per il resto sarà vestito con il suo
abbigliamento di tutti i giorni proprio perché l'azione non vuole
essere una rievocazione storica o una processione religiosa.L'azione
consisterà nel percorrere le vie e le piazze del centro di Treviso
per entrare in contatto con la gente comune. L'artista sarà seguito
da un accompagnatore che lo avvicinerà alle persone, invitando
queste a relazionarsi con lui.
Per
l'occasione, l'assistente sarà Ansel del collettivo Dirtmor.
"Non
è facile esprimere il senso di questa perfomance senza rischiare di
cadere nella banalità. Ho deciso di utilizzare e mettere in mostra
l'immagine di Cristo perché per me è simbolo di forza e di serenità
nella mia vita di tutti i giorni. E con la crisi di oggi, anche a
livello sociale, c'è bisogno del coraggio e dei valori che lui ha
mostrato.
L'arte,
che è riflesso della società, ha quasi del tutto abbandonato
l'iconografia del Cristo, ma anche chi è educato cristianamente ha
riguardi verso la rappresentazione del Sacro. Vi è un tabù che fa
si che le opere o le “performances” religiose vengano relegate
solo all'interno del perimetro fisico o nei momenti delle
celebrazioni sacre. Infatti, nel corso della performance non
interpretero' Cristo come se fosse un evento religioso, ma copiero'
il suo aspetto per indurre ad una reazione da parte di coloro che mi
incontreranno.
Il
mio intento è quello di rompere questo tabù e di utilizzare
serenamente la figura di Cristo e avvicinarlo alla gente.Con la mia
performance non voglio farmi portavoce del messaggio cristiano,
troppo grande per me, ma voglio che sia la gente a comunicarmi la sua
reazione. Ho fiducia in questa immagine e non ho timori ad usarla.
Con questa performance non voglio mancare di rispetto, ma comunicare
semplicemente che Cristo, da idolo, puo' essere visto anche solo come
esempio."